mercoledì 25 gennaio 2012

L'arte durante il Cinquecento in modo semplice tra pittura e grandi maestri


Arte nel Cinquecento e le date di alcuni importanti fatti storici del secolo.

Il secolo Cinquecento è considerato dagli storici un periodo molto importante per i grandi cambiamenti che avvengono nella società e nel pensiero dell'uomo. Cambiamenti sociali, politici e spesso anche drammatici in tutta Europa e in Italia con tremende guerre e invasioni da parte di popoli stranieri (gli spagnoli domineranno per circa un secolo e mezzo. Trattato di Cateau-Cambrésis del 1559). La Chiesa cattolica dovrà reagire con forza alla storica Riforma protestante Luterana che inizia verso il 1517 e, che si diffonde poi in tutta Europa centro-settentrionale. In Italia tra il 1545-1563 con il Concilio di Trento la Chiesa cattolica favorisce anche l'affermazione di nuovi ordini religiosi e anche l'utilizzo di metodi di repressione e tortura per i suoi tanti “nemici”. Inizierà così quel tremendo periodo ad opera del Tribunale dell'Inquisizione, con orribili strumenti di tortura che uccideranno migliaia di persone innocenti e che noi conosciamo bene per i tanti libri e film visti.

L'Arte e le idee del Cinquecento.

Il Cinquecento in Italia non sarà ricordato però solo come un secolo drammatico e violento. Nel campo artistico per esempio durante questo periodo si avrà un forte impulso e un cambiamento radicale dell'arte grazie soprattutto a grandissimi maestri come Leonardo da Vinci, Bramante, Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, Giorgione, Tiziano e tanti altri maestri che con il loro grande genio e le loro intuizioni hanno saputo regalarci importanti e celebri capolavori capaci di farci tremare dall'emozione e che oggi sono una parte preziosa e unica del nostro patrimonio artistico e della nostra storia.

In questo secolo l'arte e la pittura ( leggete l'articolo sui grandi maestri del cinquecento) viene divisa dagli storici in due periodi ben distinti che vengono chiamati: il Secondo Rinascimento e il Tardo Rinascimento o periodo del Manierismo. Durante il Secondo Rinascimento che si sviluppa tra la fine del Quattrocento e il primo ventennio del Cinquecento gli artisti cercano e migliorano le soluzioni artistiche proposte nel Primo Rinascimento. Il linguaggio artistico viene rinnovato e si prendono a modello le antiche opere classiche greche e, superando il rigido e severo razionalismo che trovavamo durante il Quattrocento. Ancora gli artisti del Secondo Rinascimento, cercano di inserire nelle loro opere delle nuove idee e alcuni principi come:

l'ordine e l'equilibrio della composizione. Tutto deve essere perfettamente bilanciato e distribuito nella composizione, attraverso l'armonia e la perfetta integrazione degli elementi che vanno a costituire l'opera finale.

L'idealizzazione delle forme che devono quindi essere prive di imperfezioni, perché vanno oltre alla semplice imitazione della realtà.

Il Manierismo deriva come termine dalla parola “maniera”, che viene utilizzata in origine per indicare lo stile di un artista (alla maniera di tal dei tali per esempio) e venne usato per molti secoli in senso spregiativo, quasi come un insulto per definire un arte troppo ricercata e sofisticata. Esso si diffonde e si sviluppa intorno al 1520 e dura sino al 1590, soprattutto perché gli artisti registrano e riflettono sulla crisi e la decadenza dei valori rinascimentali che si stava avendo intorno al 1520. Tra questi importanti valori, vi è la centralità dell'uomo nell'universo, la ragione e il dominio che si ha sulla natura. Gli artisti cosiddetti manieristi, dopo aver imparato le varie lezioni tramandate da Michelangelo, Raffaello e altri grandi maestri, vogliono superare le vecchie idee classicheggianti, di armonia e di equilibrio nelle forme, annullando ogni rapporto credibile con la realtà naturale che ci circonda. Si realizzano complesse opere con delle composizioni articolate che spesso sono difficili anche a decifrare. Inoltre si esaltano in modo estremo i sentimenti nelle opere, dove spesso vediamo anche delle figure sproporzionate e raffigurate magari in pose contorte e innaturali.

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