giovedì 2 gennaio 2014

L'Amore e Psiche di Antonio Canova: descriviamo un capolavoro della scultura

L'Amore e Psiche è il nome con cui conosciamo una straordinaria opera della scultura italiana realizzata grazie al grande genio artistico di Antonio Canova. Sotto vediamo una immagine dell'opera che si trova al Museo del Louvre di Parigi.



Per tutti coloro che amano viaggiare nel mondo e sono appassionati di arte, andando magari in Francia nella stupenda Parigi conosciuta come la città degli artisti e dell'amore non può mancare di fare tra le sue soste anche una tappa per visitare il Museo del Louvre, uno dei più importanti simboli della capitale francese e per tutta l'arte mondiale. Visitando i vari settori di questo imponente Museo non dimentichiamoci di andare a “gustarci” oltre che la sezione dedicata ai grandi artisti italiani, vedere la Gioconda di Leonardo da Vinci, cioè l'opera più celebrata e studiata nella storia dell'arte anche i capolavori della scultura come per esempio l'opera intitolata Amore e Psiche dell'artista italiano Antonio Canova, considerato dagli esperti e con pieno merito per le sue straordinarie opere come uno dei più grandi maestri della scultura che la storia dell'arte abbia mai avuto.
Descrizione della scultura e dei personaggi di Amore e Psiche del Canova.
Quest'opera che tutti conoscono col nome di Amore e Psiche è un gruppo scultoreo che il Canova realizzò in un periodo compreso tra gli anni 1788 e il 1793. Per gruppo scultoreo detto molto semplicemente intendiamo di solito una qualunque opera di scultura che raffiguri una scena con più di un personaggio rappresentato. Nel caso dell'Amore e Psiche per esempio sono due i personaggi scolpiti nel marmo. Esiste più di una versione dell'opera Amore e Psiche del Canova anche se quella del Louvre è sicuramente la più bella e ammirata. Per esempio presso il Museo russo dell'Ermitage di San Pietroburgo esiste una scultura che rappresenta sempre Amore e Psiche dove i due personaggi raffigurati sono realizzati con una posizione alzata, in piedi. Sotto vediamo l'immagine di quest'altra opera.



Il gruppo scultoreo del Louvre è stato realizzato usando del pregiatissimo marmo bianco che poi è stato finemente lavorato da Antonio Canova arrivando ad avere alla fine quella straordinaria e tipica lucentezza che possiamo trovare anche in altri capolavori del grande Maestro. Come si potrà facilmente intuire guardando l'opera questa raffigura una scena che riguarda due personaggi molto famosi nella mitologia classica. La storia infatti riguarda una leggenda, ossia la favola del dio Cupido, dio dell'Amore e Psiche tratta dal libro scritto da Apuleio intorno al II secolo d.C. intitolato Le Metamorfosi. Apuleio narra la storia della giovane Psiche, la cui indescrivibile bellezza scatena la terribile gelosia di Venere e l’amore appassionato del dio Cupido. Scoperta la sua identità su istigazione delle invidiose sorelle prima di potersi ricongiungere al suo divino consorte è costretta a effettuare una serie di prove al termine delle quali otterrà l’immortalità. Come se fosse un percorso iniziatico Psiche riesce a superare le prove richieste dalla dea e giunge all’Olimpo dove sposerà il suo amato Amore. I molteplici e affascinanti piani di lettura che la favola di Apuleio offre hanno nel corso della storia fornito straordinari spunti di ispirazione per numerosi artisti che li hanno riprodotti poi in bellissime opere nel periodo del Rinascimento e soprattutto in quello del Neoclassicismo, cioè quando i temi mitologici vissero un periodo di grande riconsiderazione non solo per l'arte ma anche in campo letterario.

Guardando la scultura del Canova del Louvre frontalmente vediamo che il Dio Amore raffigurato con le sue bellissime ali forma insieme alla parte bassa dei corpi una sorta di grande X. Il dio è stato scolpito con grande maestria dal Canova in una particolare posizione, appoggiato sul suo ginocchio sinistro che le fa da punto di appoggio mentre cinge e sostiene con le mani delicatamente l'amata fanciulla Psiche, la quale si lascia travolgere e trasportare dal sentimento. I due personaggi sono ritratti nudi tranne che per un lenzuolo che fascia appena le parti intime della donna. Ancora il braccio sinistro di lui in modo molto naturale e romantico si posa sotto il seno di lei mentre con la mano destra le sorregge il collo svelandoci così quel bellissimo momento in cui suggellare il loro amore con un tenero e appassionato bacio. Il Canova che come sappiamo è stato uno dei più importanti esponenti del Movimento artistico conosciuto col nome di Neoclassicismo in questa sua opera è riuscito in pieno a trasmetterci questo bellissimo istante carico di grande tensione emotiva che esiste quando stiamo per baciare la persona che amiamo. Sono dei momenti davvero magici e unici questi vissuti prima del bacio col proprio amore e penso che chiunque di noi sappia quanto sia meraviglioso quel preciso istante, specie se la nostra partner o il nostro partner sia l'unica persona al mondo, la persona veramente amata.
Canova rispetta i canoni dell'estetica classica elaborati da Winckelmann. I due personaggi mitologici vengono rappresentati nell'atto subito precedente al bacio, un momento carico di tensione si ma privo dello sconvolgimento emotivo che il gesto stesso del baciarsi provocherebbe nel pubblico e negli spettatori che guardano l'opera.
Le influenze dell'arte classica li ritroviamo in questo capolavoro dove il Canova va alla ricerca dell'equilibrio perfetto. Notiamo una disposizione a piramide e le due figure sono rappresentate diagonalmente e divergenti tra di loro. La disposizione a piramide viene bilanciata da una speculare forma triangolare che possiamo ritrovare sia nelle ali di lui che dalla parte bassa dei due corpi. Meraviglioso è anche come il Canova riesce a trasmetterci il cosiddetto punto focale nell'opera, ossia il punto più importante su cui direzionare il nostro sguardo. Infatti in modo geniale le braccia di Psiche che durante questo momento di passione, ricco di sentimento vero la portano a ricercare i morbidi capelli di Lui riescono a diventare una splendida “cornice” che incastona e delimita i due volti, accentuandone così la forte emozione e il desiderio che ormai è pronto a esplodere.

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