mercoledì 30 luglio 2014

L'architettura del Novecento (900') tra nuovi Stili, idee e architetti del primo periodo del secolo

La storia, l'architettura e gli stili nel primo periodo del secolo Novecento
gli appassionati conoscono bene che il mondo dell'arte soprattutto attraverso le sue forme più belle e importanti come lo sono la pittura, la scultura o l'architettura siano state sempre in grande fermento da quando esiste l'uomo sulla Terra, sempre alla ricerca di nuovi stili, di nuove tecniche o di nuove emozioni da parte degli artisti. Se pensiamo alle straordinarie “rivoluzioni” che sono avvenute grazie al lavoro di grandi maestri capaci di cambiare le concezioni e le visioni dell'arte come anche di farla “rinascere” (Rinascimento) a nuova vita a partire dalla fine del secolo Trecento.

Scala della casa Tassel

Anche durante gli anni più recenti, ossia quelli del secolo Novecento sono avvenute importanti trasformazioni e grandi novità nel campo dell'arte con contesti del tutto nuovi per l'uomo. Per esempio a cavallo tra la fine del secolo Ottocento e i primi anni del Novecento si assiste a qualcosa di veramente nuovo per la cultura e l'uomo. Infatti si sviluppa sempre di più un nuovo stile capace di diventare poco alla volta un vero e proprio fenomeno di massa culturale che verrà definito fenomeno Cosmopolita perché riesce a varcare i confini più lontani, addirittura gli oceani diffondendosi ovunque in tutta Europa e negli Stati Uniti. Questo nuovo stile nel primo Novecento riesce ad abbracciare tante nuove attività lavorative e molti campi artistici e culturali che vanno dall’architettura all’arredamento, dalla grafica alla moda, dall’artigianato all’oreficeria e tante altre ancora.
Architettura dei primi anni del Novecento: un nuovo stile e alcune caratteristiche principali.
A secondo dei vari Paesi nel mondo in cui si diffondono queste nuove idee, il nuovo stile verrà chiamato e ricordato dalla storia dell'arte con nomi diversi. Nomi come Art Nouveau in Francia e in Belgio, Jugendstil nella Germania e nell'Austria, il Modernismo in Spagna, lo Stile Liberty nella Gran Bretagna e anche da noi in Italia dove però diviene noto anche con il nome di Stile Floreale.
Sebbene non esista una vera e propria unità stilistica l’Art Nouveau privilegia i ritmi curvilinei, le linee sinuose e ondulate, il gusto per la decorazione ispirata alle forme naturali.
In architettura per esempio una delle caratteristiche fondamentali è la comune volontà da parte dei nuovi architetti nei primi anni del Novecento di reagire e andare contro i vecchi stili usati e diffusi durante il secolo precedente. Questi nuovi artisti vogliono sperimentare soluzioni e idee del tutto nuove nelle loro costruzioni di architettura. Gli architetti vogliono ricercare e quindi sviluppare uno stile ornamentale libero, che non sia assolutamente influenzato dai rigidi schemi avuti nel passato che erano spesso pieni di simmetrie e di perfette proporzioni.
Ecco che le superfici e le strutture esterne nei nuovi progetti di Edifici vengono alleggerite attraverso magari dei motivi floreali, vengono movimentate da rientranze e da sporgenze. Si potranno notare nelle costruzioni del primo Novecento anche delle eleganti linee curve. Per quanto riguarda gli interni degli Edifici invece vengono fatte delle particolari decorazioni in cui è molto frequente l’uso di due ottimi materiali per decorare e costruire come sono quelli del vetro e del ferro battuto.
Un esempio famoso di questo nuovo stile architettonico avuto tra i due secoli è sicuramente l’interno della bella Casa Tassel che si trova nella città di Bruxelles progettata intorno all'anno 1893 da Victor Horta (1861-1947). Possiamo vedere in alto un piccolo particolare della particolare scala di Casa Tassel. Qui il metallo usato nei pilastri e nelle ringhiere sembra perdere la sua rigidità incurvandosi, piegandosi capricciosamente in volute che si accordano con il motivo floreale dipinto sulla parete e con la disposizione delle tessere del pavimento.

Architettura del Novecento: il rinnovamento Americano.
Abbiamo detto che questo nuovo stile chiamato Art Nouveau si diffonde rapidamente ovunque anche negli Stati Uniti dove vengono elaborate delle soluzioni architettoniche molto originali e innovative per quegli anni. Qui un gruppo di architetti provenienti dalla città americana di Chicago guidato da Louis Sullivan (1856-1924) propone una nuova architettura dalle forme semplici e geometriche.
È proprio in questi anni che in America si inizia a progettare ed edificare i primi straordinari grattacieli in modo da poter sfruttare al massimo tutte le aree edificabili e avere così anche in piccoli lotti una maggiore capienza abitativa o lavorativa. Tutto questo nuovo sviluppo architettonico che va soprattutto in senso verticale con questi altissimi edifici che nel tempo diventeranno anche uno dei simboli più celebri degli Stati Uniti è reso possibile grazie all’uso di nuovi materiali da costruzione. Tra questi vi è il cemento armato che unito a delle strutture metalliche leggere e molto resistenti danno forza e bellezza alle alte costruzioni dove gli architetti useranno anche un nuovo sistema di trasporto verticale per evitare i numerosi scalini dei piani che era stato inventato in quegli anni, cioè l’ascensore elettrico.



Gli elementi portanti, gli ingressi o i cornicioni di questi primi grattacieli sono spesso abbelliti da decorazioni naturalistiche che rimandano proprio all’Art Nouveau. Sopra si può vedere una immagine del particolare dell'Edificio americano Guaranty Building del 1894-1895 della città di Buffalo, progettato da Louis Sullivan e Dankmar Adler.

L’architettura razionalista.
Negli anni successivi alla Prima Guerra mondiale, quindi dagli anni venti in poi alcuni architetti reagiscono e criticano la tradizione degli stili storici e anche all’esuberanza decorativa portata dallo stile dell’Art Nouveau. Architetti e urbanisti come Walter Gropius (1883-1969), Ludwig Mies van der Rohe (1886-1969) e Charles-Edouard Jeanneret (1887-1965) detto Le Corbusier sono accomunati dal desiderio di stabilire un ordine funzionale per la città e le abitazioni, per rendere vivibile l’ambiente in cui l’uomo vive e lavora. Nasce così l'idea di una architettura razionalista.
Questi architetti del Novecento mettono per le loro costruzioni come priorità delle finalità etiche e sociali che devono precedere quelle prettamente estetiche. Il valore di un edificio “razionalista” va ricercato nella rispondenza dei materiali e della struttura alla funzione, nel senso che un edificio è bello quando è soprattutto funzionale, utile all'uomo e quando le sue forme rispondono a precise esigenze pratiche. Pianificazione urbanistica, edilizia abitativa, oggetti di arredamento vengono progettati e realizzati per migliorare la qualità della vita.
Soprattutto nell’edilizia abitativa gli architetti razionalistici propongono le seguenti soluzioni:
eliminazione di ogni elemento considerato decorativo; uso di forme semplici e razionali che devono essere funzionali agli scopi pratici per i quali l’edificio è stato costruito; uso di materiali come il cemento armato, ferro e vetro; ampie vetrate spesso sostituiscono la pareti in muratura; uso prevalente di coperture piane a terrazzo.
I principi generali dell’architettura razionalistica si diffondono in tutto il mondo grazie a alcuni Congressi che si sono svolti in grandi città come anche alle esposizioni e all’istituzione in Germania del celebre Bauhaus, una importante scuola di progettazione fondata nel 1919 da Walter Gropius. Sotto vediamo il progetto di questo edificio.



La chiusura del Bauhaus nel 1933 a causa delle persecuzioni naziste determina l’esodo di molti suoi esponenti che diffondono in Europa e negli Stati Uniti i principi base del Razionalismo.
La scuola del Bauhaus costruita a Dessau da Walter Gropius fornisce uno splendido esempio di architettura razionalista. L’edificio è costituito da vari corpi collegati tra di loro e articolati in modo diverso a seconda della loro funzione cioè aule, alloggi, laboratori, mense e altro. Qui sotto vediamo La scuola del Bauhaus di Walter Gropius.



La struttura è rigorosamente geometrica e l’articolazione dei diversi corpi dell’edificio è fatta in base alla loro funzione. Possiamo notare come è assente qualsiasi motivo ornamentale e le ampie vetrate che corrono lungo il perimetro annullano quasi la distinzione tra esterno e interno.

L’architettura organica.
Una alternativa all’architettura razionalistica viene formulata negli Stati Uniti sempre nei primi decenni del Novecento. Comune è per alcuni artisti la volontà di rompere con l’architettura del passato e cerca l’eliminazione dei motivi decorativi per poter esaltare soprattutto la struttura dell’edificio.
Allo stile del geometrismo dell’architettura razionalista quella che verrà definita poi Architettura organica preferisce delle forme più libere e articolate capaci di armonizzarsi con l’ambiente circostante.
Il principale protagonista di questo nuovo stile di architettura chiamato organico è Frank Lloyd Wright (1869-1959).



Le fantasiose costruzioni di Wright hanno come caratteristica principale l’integrazione armoniosa nel paesaggio in cui sono edificate. Esse hanno una pianta molto libera e non costituiscono un blocco unico e compatto ma si dilatano come se fossero un organismo vivente in diverse direzioni con portici e terrazzi che si prolungano al di là del corpo centrale e stabiliscono dei rapporti tra interno ed esterno.
In Wright la tecnologia moderna con ferro e cemento armato, i materiali naturali come legno e pietra e la natura con roccia, acqua e alberi si integrano in modo perfetto e armonioso.
La celebre casa Kaufmann costruita su una piccola cascata diventa parte del paesaggio, legandosi armoniosamente con l’acqua, le rocce e le piante che la circondano. Sopra vediamo un particolare della casa di Kaufmann 1936-1938 in Pennsylvania.
Vedi anche architettura del Novecento-seconda metà del secolo che trovate nella pagina sopra arte storia e correnti.

2 commenti:

tvrt ha detto...

A me piacerebbe che l'art nuveau non fosse mai passata...solo palazxi liberty, che splenfore

orazio sturniolo ha detto...

Ciao tvrt. Hai ragione tu sarebbe bello vedere o vivere in quei bellissimi palazzi artistici. Un saluto