domenica 10 dicembre 2017

Arte islamica riassunto

Arte islamica dal deserto al mondo intero.

Il termine Islam ha come significato “sottomissione” alla volontà divina. L’Islam è un movimento religioso nato all’incirca nel VII secolo nel deserto arabo da una popolazione di nomadi. Le dure condizioni di vita unite alle caratteristiche del deserto cioè un paesaggio che sembra estendersi all’infinito e che cambia aspetto ogni volta che il vento solleva la sabbia, cambiando la forma delle dune hanno influenzato il pensiero islamico delle origini. Per queste popolazioni islamiche in origine le arti più importanti erano la musica e la poesia in quanto l’essere nomadi, quindi spostarsi molto frequentemente rendevano inutile agli islamici pensare a costruire degli edifici architettonici e stabili.


Arte islamica motivi geometrici



Il termine di arte islamica è stato coniato nell'Occidente intorno al XIX secolo per definire quel tipo di arte visiva che si era sviluppata nei territori sotto il dominio dei musulmani. Le opere dell'arte islamica comprendono un arco di tempo di quasi mille anni. Si va da subito dopo la fondazione dell'Islam ad opera del profeta Maometto nel VII secolo dopo Cristo sino al secolo XVII quando assistiamo ai grandi imperi islamici. L'area che comprende l'arte islamica è molto vasta visto che va dall'Arabia alle Indie e fino ad arrivare in Spagna. Se pensiamo che i primi motivi artistici con disegni geometrici e vegetali dell'arte islamica li ritroviamo che ancora hanno uno stile bizantino e sono quelli che decorano la cupola della roccia di Gerusalemme risalenti a circa il VII secolo d.C.

Nel giro di pochi secoli l’Islam si diffuse nell’Africa del Nord, in quasi tutta l’Europa e nell’Asia occidentale e meridionale. Si iniziarono a formare vasti imperi musulmani che venivano governati da Dinastie anche molto diverse tra di loro. Una delle Dinastie più importanti e anche l’ultima a livello cronologico fu la Dinastia Ottomana che governò dal XIII secolo fino agli inizi del XX.

Nel corso del lungo Impero Ottomano la cultura islamica si è diffusa e si è sviluppata associando caratteri arabi alle varie tradizioni locali dei popoli che venivano conquistati, sviluppando anche nuovi linguaggi artistici come nel caso dell’architettura.

Le Moschee e i Minareti

Tra le tante regole che hanno i credenti musulmani ve ne sono due che hanno avuto una grande influenza specie sull’architettura islamica. Queste regole sono la preghiera collettiva e il pellegrinaggio alla Mecca che è la città Santa che ogni credente deve fare almeno una volta nella sua vita. Per questi motivi le principali realizzazioni architettoniche sono diventate le bellissime Moschee.

Anche se i principali elementi di una moschea, ovvero le colonne, i capitelli, gli archi e le navate derivano dalle precedenti arti e culture greche, romane-cristiane e bizantine, questa costruzione nella sua forma più tipica ricorda la Casa del profeta Maometto a Medina. Qui i primi seguaci del Profeta si riunivano a pregare in un cortile recintato da un muro di mattoni. Da un lato era stato eretto un portico fatto di tronchi di palma sul quale erano appoggiati tanti rami. Non si trovavano altari ma i credenti rivolgevano la loro preghiera ed il loro viso verso La Mecca, La Città Santa. Nella costruzione delle Moschee gli architetti hanno sostituito i tronchi di albero con tante colonne come possiamo vedere nell’immagine sotto che riporta un particolare dell’interno della Grande Moschea di Cordoba in Spagna che addirittura ne ha 600 di colonne.


Arte islamica



L’aspetto del cortile di Maometto che per quanto chiuso era in diretta relazione con lo spazio esterno è richiamato da un gran numero di ingressi. Su una parete si apre una nicchia (mihrab) che serve a indicare l’orientamento della Mecca. All’esterno della Moschea sorge una specie di torre che per certi versi richiama i campanili cristiani. Il nome di questa torre è il Minareto dall’alto del quale il Muezzin che è un religioso musulmano invita i fedeli a raccogliersi per la preghiera. La forma del Minareto deriva spesso dalle tradizioni architettoniche locali. Per esempio quello della Grande Moschea di Samarra in Iraq ricorda la ziqqurat mesopotamica. Vediamo sotto il Minareto della Grande Moschea di Samarra costruito all’incirca nel 847 in Iraq.


Arte islamica minareto di Samarra



Le arti figurative e decorative per l’arte islamica.

I nomadi arabi vedevano nel mondo una successione di fenomeni naturali dovuti all’opera di un Dio che crea e distrugge secondo il proprio volere. Da ciò possiamo capire il disinteresse per la rappresentazione di una realtà che ha breve durata e quindi la predilezione per i motivi ornamentali ripresi in tutte le arti figurative. Nel XVI secolo fu poi affermata la proibizione di dipingere o scolpire figure umane. In precedenza il divieto riguardava solo le Moschee. I pittori e gli scultori islamici sicuramente dovevano essere considerati i peggiori esseri sulla Terra per questi motivi. Per questo se le Chiese cristiane sono piene di sculture e statue di Santi e Madonne le Moschee, ma anche i palazzi e gli oggetti di uso comune sono ornate con scritte che riportano dei versetti presi dal Corano che come sappiamo è la Bibbia dell’Islam. La calligrafia in questo modo è diventata una delle più importanti espressioni artistiche islamiche.

Sotto possiamo vedere un particolare del Salone degli Ambasciatori dell’Alhambra con decorazioni in stucco e iscrizioni calligrafiche della seconda metà del XIV secolo presso Granada in Spagna.


Arte islamica



In questa immagine notiamo che la bellezza della scrittura unita all’ornamentazione è data dal ritmo creato dagli stessi motivi ripetuti più volte. Nella decorazione Islamica non deve esservi un elemento che si distacchi dagli altri ma l’occhio deve scorrere placidamente su tutta la superficie architettonica.

Tuttavia la proibizione non venne sempre applicata. I Sovrani degli Stati che si sono convertiti alla Religione dell’Islam come per esempio la Turchia, l’Iran e l’India, quest’ultima con una grande e antica tradizione artistica amarono circondarsi di oggetti dipinti o scolpiti e gli artisti godettero di grande considerazione per le loro abilità e non furono perseguitati in questi Stati.

Sotto possiamo vedere una miniatura raffigurante il Ritratto del sultano Ibrahim Adil Sah della prima metà del XVII secolo.


Arte islamica



In questa miniatura possiamo notare la fedeltà alla realtà nella descrizione minuziosa del viso del sovrano, delle mani, della spada e dei gioielli che testimoniano l’importanza del personaggio. Tuttavia notiamo anche un atmosfera da favola nel dipinto. Infatti la figura sembra quasi sospesa nell’aria e si staglia su uno sfondo verde nel quale riconosciamo un paesaggio soltanto per la nuvola dipinta in alto e per i piccoli fiori ai piedi del sultano.

Ancora ai giorni nostri vi è il dibattito tra i favorevoli e i contrari alle arti figurative ma gli esempi di miniature islamiche di ritratti e di scene tratte da testi letterari fanno ormai parte della storia dell’arte.

Arte islamica motivi geometrici



Le architetture o gli oggetti artistici dell'islam ricorrevano spesso ad un arte decorativa fatta con schemi ripetitivi presi dalla geometria. È proibito o almeno scoraggiato dal Corano il tentativo da parte dei pittori islamici di raffigurare Allah e il profeta Maometto, tuttavia alcuni motivi figurativi stilizzati vengono integrati in alcune decorazioni di oggetti e architetture. Tra i motivi geometrici islamici troviamo molto frequentemente forme semplici intrecciate costituite da quadrati, cerchi e poligoni che combinati, ruotati o riflessi tra loro danno origine a bellissimi disegni come quelli che possiamo vedere su in alto e qui sopra.




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